mercoledì 4 marzo 2015

Melbourne - Sydney via costa: prime impressioni

Non è stata proprio una sorpresa il fatto che in questi primi due giorni di viaggio io non abbia visto niente di interessante, un pochino me lo aspettavo; è per questo che ho deciso di mantenere una media dei 140km al giorno cercando di scappare il più in fretta possibile dall'influsso della grande città per trovarmi nuovamente in mezzo a qualche riserva o comunque a due passi dalla spiaggia che non deve essere per niente male, o almeno questo è quello che mi hanno detto.
Per raggiungere Sydney da Melbourne ci sono fondamentalmente due strade, o meglio, ce ne sono un milione, ma in bici è meglio prendere queste due. Una strada prende l'entroterra, è la più breve, ma anche la più noiosa, sempre a detta delle persone; una strada prende la costa, è la più lunga, ma in teoria c'è un sacco di roba dentro, quindi la più consigliata. Io ho scelto la seconda, più per allungare i tempi che per altro, perché in realtà ero molto curiosa di passare un po' internamente, però poi vediamo come si mette, intanto sto qua.
Uscire da Melbourne è stato davvero noiosissimo, 30 km di strada dritta e piatta e solo macchine e tir di fianco, per lo più non avendo un cartaceo decente dovevo fermarmi ogni 10 km a chiedere indicazioni per un paesino chiamato Koo Wee Rup, che ovviamente nessuno conosceva e l'unica persona che aveva un pochino capito dalla mappa dove poteva essere mi ha detto che ero totalmente pazza, era troppo distante per raggiungerlo in giornata.
In realtà qua hanno una strana idea delle distanze, credono che tutto sia distante, anche oggi che facevo colazione in un caffè la ragazza mi ha chiesto dove dovevo andare e poi mi ha detto che era davvero una luuuunga luuunga strada … non lo so, sono strani.
Ad ogni modo tornando a ieri alla fine ci arrivo a questo Koo Wee Rup, anche se non era proprio quello che mi aspettavo di vedere, per di più troppo vicino all'autostrada per poter trovare un posto dove piantare la tenda e decido di proseguire allungando di parecchio il chilometraggio, fino alla Phillip Island che tutti mi descrivevano come un piccolo paradiso. Non lo so, saranno stati i 140km di autostrada, 8 ore in sella senza musica, una fame incredibile o un'aspettativa troppo alta, ma a me questa Phillip Island non mi è piaciuta molto, sono stata pure un'ora a caccia di pinguini ma non ne ho visto nemmeno uno.
La sera pago per stare in un campeggio troppo caro (25 dollari mi sembrano eccessivi per un pezzo di terra e una doccia) e prendo subito sonno. Erano circa le 2 del mattino quando una folata di vento a 50km/h e una scarica di acqua ghiacciata mi ha svegliata di soprassalto. Ho fatto in tempo a rimettere il telo alla tenda prima che bagnasse tutte le mie cose e a legare la bici ad un albero perché praticamente il vento la stava trascinando (no davvero, qualcosa di incredibile), ho evitato anche un pezzo di metallo del barbecue che stava puntando proprio verso la mia faccia (a volte vorrei una telecamera fissa, sai le risate a rivedere certe scene), mi chiudo in tenda e prego che smetta al più presto possibile anche perché prendere sonno era impossibile, dovevo tenere la tenda salda a terra se no volava tutto di nuovo. Accendo il cellulare e scopro dal meteo che in realtà nulla da fare, sarebbe durato fino all'indomani sera, quindi ho dormito una cosa come 3 ore e alle 7 del mattino sono riuscita a ripartire, tanto che mi si chiudevano gli occhi ad ogni curva.

Però però però tutto bene quel che finisce bene, sono riuscita finalmente a trovare un po' di pace e a respirare un po' di aria pulita, tanto che adesso mi trovo ben distante da Melbourne, all'incirca 280km e finalmente riesco a vedere degli spazi aperti. Da qua in poi dovrei incrociare sempre meno i centri urbani e cominciare a vedere un po' di cosette interessanti.

La mia tenda questa mattina prima di partire

Dove mi trovo adesso

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"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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