venerdì 11 luglio 2014

Epopea colossale

Credo a questo punto si possa definire sfiga il fatto che ho perso (non per colpa mia) ben 2 voli e mezzo e che ne abbia dovuti prendere 4 per arrivare nel nord della Norvegia e precisamente a Tromso.
I piani non erano questi. In teoria sarei dovuta arrivare da Roma a Tromso con un solo scalo partendo alle 12.35 (roma) e arrivando alle 18.40 (tromso). Invece sono riuscita ad arrivare in campeggio solamente dopo la mezzanotte, punto primo perché come dicevo ieri ho perso la prima coincidenza e spostandomi il volo è finita che ho dovuto prendere altri due voli (dei quali ne ho perso un altro ancora), infine per disperazione mi hanno fatta salire su uno di quei così vecchi, come'è che si chiamano? ah si tipo alianti, 10 persone dentro e n'altro po' coi finestrini aperti, la cosa migliore è che faceva pure le tappe nei vari posti sperduti, tipo autobus; esperienza tutto sommato divertente, anche se spero di non ripeterla. 
In tutto ciò scopro solamente arrivata in campeggio che la mia carta di credito non è accettata qui in norvegia, che bella notizia, sopratutto perché adesso qui con me ho solamente 700 corone equivalenti a 84 euro che dovrò farmi bastare per tutto il viaggio; considerando che qua una bottiglietta di acqua costa appena 3 euro dovreò razionare al meglio le mie risorse (meno male che mi so portata tutte quelle scatolette dall'Italia!)
Ma tutto sommato, anche se non voglio gridarlo forte, Dina sta bene, l'imballaggio perfetto di Diffusione Due Ruote ha impedito che anche dopo 4 scali si potesse distruggere. Questa mattina l'ho montata (Pietro ma non è che il manubrio è troppo alto?) e avrei tanto voluto cominciare questa avventura ma dovendo risolvere questioni burocratiche, dovute anche al fatto che durante tutti qui voli mi hanno smarrito un bagaglio, mi sa che tocca partire domani, far finta che tutto vada alla grande e sperare che tutto il peggio sia passato.
La mia prima tappa sarebbero dovute essere le Lyngslapen, una deviazione di 100 km dalla meta, che avrei tanto voluto vedere, ma con la perdita di un giorno di cammino mi sembra difficile poter andare, non lo so, devo rifare i conti.

Vabè ma l'importante è stare bene no?


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"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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