venerdì 17 agosto 2012

Amore esco a comprare il latte ... a Pescara

Al ferragosto di due anni fa mi trovavo nell'afosa capitale intenta a ridipingere casa, l'anno scorso ero in balia della depressione più totale, perchè ferragosto è un po come capodanno, se non fai qualcosa di particolare sei strano.
Quest'anno sono stata invitata a partecipare alla prima Coast to Coast organizzata da Eadessopedala.
Lo scopo era quello di portare un'ampolla riempita nel mar Tirreno fino al mare Adriatico e li svuotarla.
Così il 15 agosto siamo partiti per attraversare gli Appennini da Roma fino a Pescara; tre biciclette delle quali una fissa (ma non io, non sono così pazza). 212 km era l'approssimazione che google maps ci dava. In realtà abbiamo affrontato la bellezza di 230 km e abbiamo raggiunto l'altezza di 1.100 m dal livello del mare.



Sembra proprio che il Freak ride tour non voglia ancora fermarsi!!!



La mattina del 15 agosto la sveglia è alle 4 e 30, fuori si può dire che è ancora notte e mi domando se 200 km non siano un'esagerazione, ci penso come sempre per due minuti, poi faccio colazione, metto una felpa nello zaino, l'acqua, qualcosa da mangiare e un paio di camere d'aria, chiudo la porta di casa e raggiungo i miei due compagni di viaggio a Rebibbia.
La pedalata effettiva comincia alle 6 e 30 del mattino e non finirà prima delle 8 e 30 di sera quando ci ritroveremo seduti in un bar di Pescara brindando alla riuscita dell'impresa.



La descrizione della giornata si può leggere sul loro blog a questo indirizzo

http://eadessopedala.blogspot.it/2012/08/italian-coast-to-coast-2012.html

io invece volevo solo aggiungere che a differenza dei 1.200 km affrontati per l'Italia da sola, le tappe in compagnia lasciano sempre qualcosa di diverso, c'è uno spirito di squadra che aiuta a continuare a pedalare anche quando si è convinti di aver passato il limite, ci sono le soste in compagnia dove poter scambiare qualche commento e opinione sulle strade appena fatte, poi infine viene il momento culmine della giornata, quando il tutto è finito e ci si guarda in faccia con complicità, consapevoli di aver fatto qualcosa di assurdo, ma soddisfatti gli uni degli altri per aver raggiunto l'obiettivo.




La conclusione è che l'altro ieri ho raggiunto un record personale, che è stata un'esperienza bella al pari di tante altre esperienze accumulate nel corso di questo ultimo anno, ho acquisito ancora un altro prezioso bagaglio di conoscenza per le future uscite, non c'è stato un solo momento in tutta la giornata dove mi sono pentita della scelta fatta, ma credetemi non tenterò mai di sorpassare questo record dei 230 km sugli appennini Italiani!!!









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Italian Coast to Coast from Roma to Pescara

"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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