venerdì 13 marzo 2009

Un salto in Giappone


La Weekend house Alley sorge a Kamakura (nei dintorni di Tokyo), concepita ed idealizzata dal gruppo di architetti Chiba Manabu Architects http://www.chibamanabu.jp/


Il complesso, composto da sette edifici, rivela in ogni dettaglio un carattere profondamente poliedrico; al suo interno sono presenti: alloggi multifamiliari ma anche strutture commerciali (le strutture commerciali possono mutare la loro funzione e trasformarsi in uno spazio per uffici).

Tutto ciò va in contrasto con l'idea dei moderni centri commerciali che sovrastano la città come torri d'avorio, con spazi giganteschi che inglobano le persono nel vortice del consumismo, questo complesso vuole essere uno spazio commerciale che si apre verso la città, attirandola a se con la purezza e la geometria delle forme.


Il motivo per il quale ho deciso di inserire questo progetto come un punto critico da analizzare e magari dal quale prendere spunto per il nostro futuro progetto non risiede nella forma in se del complesso, ma della funzione, in relazione al concetto di mixitè affrontato nella lezione di mercoledì scorso.

Spesso c'è la tendenza di approcciarci ad una cultura così distante e diversa dalla nostra quasi ad esprimere un sentimento di totale distacco, come se quel periodo, pur appartenendo alla nostra epoca, sia situato in un contesto così impercettibile alla nostra fisicità che può anche non riguardarci. Invece ritengo utile prendere spunto dal loro concetto caratterizzato dal mixitè di uso del suolo, in questo caso di un piccolo quartiere, il tutto al fine di avviare un esperimento urbano

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"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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